Genova after dark è la prima iniziativa locale del progetto europeo Cities After Dark – finanziato dal programma Urbact – che ha come tema centrale l’economia della notte, con un occhio di riguardo alla sicurezza della movida e alla tranquillità di chi vive a ridosso degli spazi destinati allo svago. Cities after dark – che, oltre a Genova, unica città italiana, ha come partner Braga, Budva, Malaga, Nicosia, Parigi, Pireo, Tallinn, Varna, Zadar – si pone infatti l’obiettivo di costruire forme di amministrazione condivise e di politiche integrate per rivitalizzare le economie locali notturne e rendere le città più sicure, accessibili e attraenti per tutti.
Parallelamente alla definizione dei sistemi di governance della notte per rendere l’economia notturna una leva di crescita e sostenibilità, il progetto si propone di garantire a tutti il diritto di vivere la città by night traguardando, nel contempo, alti livelli di vivibilità degli spazi urbani. In questo contesto, l’evento Genova After Dark è finalizzato a creare una futura offerta culturale, musicale e di intrattenimento in location alternative al centro storico. L’idea è infatti quella di offrire una notte inclusiva e adatta a un pubblico di ogni età ed esigenze.
«Dallo scorso anno abbiamo iniziato il percorso con la rete delle città che, a diversi livelli, sono attive sui temi legati alla notte, e che dialogano tra loro per sviluppare politiche urbane innovative, insieme agli stakeholder riuniti nei gruppi locali Urbact – spiega l’assessore al Marketing territoriale Francesca Corso – Il tema dell’economia notturna è stato finora focalizzato sui settori dell’intrattenimento, del tempo libero e del turismo, oggi ha invece assunto le caratteristiche di uno spazio per lo sviluppo di soluzioni migliorative della progettazione urbana, dei servizi e della qualità della vita per tutti. Le sfide principali – conclude Corso – sono relative alla sicurezza degli spazi urbani, all’inquinamento acustico e luminoso, agli orari di erogazione degli alcolici e di apertura dei locali e alla parità di genere».
«Nell’arco di un anno è stato possibile consolidare un gruppo di lavoro volutamente molto eterogeneo per obiettivi e competenze – afferma Andrea Pirni, ordinario di Sociologia dei fenomeni politici all’Università di Genova, presidente del Centro strategico di Ateneo in Sicurezza Rischio Vulnerabilità – Tutti i componenti si sono confrontati prioritariamente sulla visione auspicata della notte di Genova. Congiuntamente il gruppo ha lavorato alla progettazione di un’azione pilota, una testing action, che auspichiamo possa essere il banco di prova per la metodologia di sviluppo di future politiche pubbliche mirate all’economia della notte a Genova».
L’appuntamento è per sabato 30 novembre alle 18:30 in piazza delle Erbe, dove i locali aderenti al Civ San Lorenzo-Genovino-Erbe organizzano aperitivi a tema, con la consueta attenzione alla qualità del prodotto e alla professionalità del servizio, e collaborano con i negozi del Civ alla distribuzione di questionari che hanno lo scopo di testare le opinioni dei frequentatori dei locali sul tema della “buona” movida e orientare le politiche future sulla vita notturna.
«Da tempo – commenta Paolo Barbieri, direttore Confesercenti Genova – le associazioni lavorano con il Comune di Genova per far emergere l’impegno dei bartender che lavorano sulla qualità del servizio e dei prodotti e sulla limitazione degli eccessi, in modo da garantire una movida sicura e alla portata di tutti, anche delle fasce più deboli: questo progetto ci ha offerto l’opportunità di dialogare direttamente con il popolo della notte».