Buoni pasto, Fiepet: «Bene il tetto alle commissioni, ma si può fare ancora meglio»

Fiepet Confesercenti sostiene la proposta di revisione delle commissioni sui buoni pasto contenuta nel ddl Concorrenza attualmente al vaglio del parlamento, che prevede l’introduzione di un tetto massimo del 5%: «Si tratta di una necessità ormai inderogabile, un tetto di questo tipo garantirebbe un mercato più equo e sostenibile per tutti gli operatori e sarebbe utile per tutelare anche gli esercenti, spesso piccole imprese, dai costi eccessivi attualmente imposti unilateralmente dagli emettitori dei buonicommenta Giancarlo Banchieri, presidente nazionale Fiepet ConfesercentiCosti insostenibili potrebbero infatti spingere numerosi esercenti a rifiutare i buoni pasto, riducendo significativamente l’efficacia di questo importante strumento di welfare aziendale. È fondamentale, però, che l’introduzione di un tetto alle commissioni avvenga con una transizione attenta e graduale, che non metta a rischio la validità dei contratti attuali, senza aggravare i carichi amministrativi dei piccoli esercenti».

La proposta è accolta favorevolmente anche dai ristoratori genovesi, molti dei quali scottati, appena pochi anni fa, dal fallimento di Qui! Group: «Siamo perfettamente d’accordo all’istituzione di un tetto massimo sulle commissioni che, d’altra parte, era già previsto dall’ultima gara Consip per la pubblica amministrazione e proprio nell’ordine del 5% – commenta Matteo Zedda, titolare del Tiflis ai Giardini Luzzati, presidente del Civ Sarzano Sant’Agostino e membro della direzione provinciale Fiepet -. L’importante è consolidare questa tendenza estendendola a tutte le società emettitrici, e quindi anche a quante forniscono i buoni alle aziende private. I buoni pasto rappresentano infatti una voce di entrata importantissima, che per alcuni locali arrivano ad incidere addirittura sull’80% degli incassi».

«Un limite alle commissioni è senz’altro positivo, ma riteniamo si possa scendere molto al di sotto del 5%, pensiamo a Satispay che le ha addirittura azzerate, e non credo certo faccia beneficenza – aggiunge Riccardo De Giorgi, proprietario della Goletta al Porto Antico e della Goletta Tender in via Cesarea, presidente del Civ Porto Antico, a sua volta nel direttivo Fiepet Genova -. È intervenendo sulla normativa fiscale che si può davvero fare la differenza».

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