Per lunedì 27 maggio era stata convocata, a pochi giorni dalla prima, la seduta finale della conferenza di servizi per Esselunga Sestri Ponente. Confesercenti e Confcommercio, insieme ad altre associazioni e sindacati, avevano già chiesto il rinvio della seduta dello scorso 9 maggio, che invece era stata confermata, nonostante l’evidente inopportunità a quarantotto ore dagli arresti e dalle notizie di stampa che vedevano coinvolti istituzioni e un consigliere di amministrazione del promotore del progetto in esame.
«Prendiamo atto del rinvio seppur per motivi tecnici – dichiara il presidente di Confesercenti Genova Massimiliano Spigno – peraltro non possiamo che confermare quanto già sostenuto: sarebbe stato opportuno non svolgere nemmeno la seduta di 15 giorni fa, non perché ovviamente questo equivalga ad una sentenza, ma perché non è possibile esaminare una pratica del genere con questa situazione a livello mediatico e istituzionale».
«Già dal primo esame – prosegue Spigno – sono peraltro emersi alcuni elementi che meritano sicuramente un approfondimento e per i quali sarà indispenabile richiedere un accesso agli atti: il verde pubblico sul tetto è effettivamente accessibile ai cittadini a prescindere dagli acquisti in struttura? È rispettata la normativa prevista dalla programmazione commerciale regionale sui centri storici commerciali? Ma prima ancora della contrarietà al progetto di per sé – conclude Spigno -, rispetto alla situazione economico-sociale e alla stato della rete distributiva, nonché ai rilievi puntuali al progetto, c’è un tema di chiarezza imprescindibile».